martedì 28 dicembre 2010
Colnago Csf, Brambilla racconta il suo 2010
Gianluca Brambilla (23 - Colnago Csf) intervistato in esclusiva da Ciclismoweb.net ha parlato della stagione appena conclusa. "Più di così non potevo chiedere. Ho gareggiato in gare importanti e ho chiuso in bellezza al Giro di Lombardia. È stato un peccato perchè sono caduto due volte e ho dovuto ritirarmi senza potermi mettere alla prova con i grandi." Nel suo primo anno tra i grandi il corridore di Bellano, un paesino sul Lago di Como, ha conquistato anche una vittoria al GP Nobili. “Alzare le braccia verso il cielo, vedere la linea d’arrivo, è stata unico, una sensazione indescrivibile. C’era pioggia quel giorno. Me lo ricordo bene, nonostante fossi fermo da alcuni mesi a causa dell'infortunio di inizio stagione, avevo una buona condizione. Nell’ultima discesa prima dello strappo dell’arrivo, ho rischiato e mi sono riportato sui primi. Poi sull’ultima salitella, ho staccato tutti. Ho coronato un sogno, me ne sono reso conto solo dopo aver tagliato il traguardo: da quando ho iniziato a correre sognavo di diventare professionista e provare a vincere una corsa. Farlo in maniera così inaspettata è stato ancora più bello. Spero che sarà la prima di una lunga serie.” Una crescita, quella del giovane scalatore, facilitata anche da un'ambiente ideale “Alla Colnago Csf, puoi correre senza essere mandato allo sbaraglio. Lo staff tecnico ti dà il calendario giusto e non ti mette pressione. Sappiamo che in gara dobbiamo dare il massimo ma alla fine prendiamo quello che arriva senza farne un dramma se qualche volta non va come ci aspettavamo; ho imparato tanto dalla famiglia Reverberi. Inoltre in squadra ci conosciamo tutti, i più esperti ci danno una mano, fanno da direttori sportivi in corsa. I consigli di Pozzovivo e gli altri mi hanno aiutato molto, io li ascolto e cerco di metterli in pratica." Chiuso il 2010 con le vacanze trascorse insieme alla ragazza, è già tempo di riprendere la strada degli allenamenti per il ventitrenne della Colnago Csf e l'obbiettivo del 2011 si chiama Giro d'Italia. “Sono cresciuto e mi sono appassionato di ciclismo guardando Marco Pantani. Lui ha fatto sognare la gente, è un personaggio che manca a questo mondo. La mia ambizione già a partire dal prossimo anno è quella di essere protagonista in salita al Giro d'Italia. Voglio farmi trovare pronto per aiutare i miei capitani e se ce ne sarà l'opportunità proverò a sfruttarla."
Etichette:
Brambilla,
ciclismo,
Colnago Csf
Uno zambiano in Armenia
Nome: Emmanuel Mbola
Data di Nascita: 10/05/1993 (Kabwe, Zambia)
Ruolo: Terzino sinistro
Squadra: Pyunik
Piede: Sinistro
Altezza: 1.75m
Arriva dallo Zambia un promettente terzino sinistro, il suo nome è Emmanuel Mbola.
Mbola è un giocatore dello Zambia approdato nel 2009 nel campionato armeno, precisamente nel Pyunik Yerevan. Questo ragazzo è dotato di una potenza fisica impressionante e di un ottimo stacco di testa nonostante i suoi 175 cm; è bravissimo nell’anticipo e recupera una grande quantità di palloni; inoltre è fenomenale in fase offensiva essendo dotato di un cross precisissimo e di un dribbling ubriacante. Fa parte in pianta stabile della nazionale del suo Paese, lo Zambia, nonostante la giovane età (classe 93').
Data di Nascita: 10/05/1993 (Kabwe, Zambia)
Ruolo: Terzino sinistro
Squadra: Pyunik
Piede: Sinistro
Altezza: 1.75m
Arriva dallo Zambia un promettente terzino sinistro, il suo nome è Emmanuel Mbola.
Mbola è un giocatore dello Zambia approdato nel 2009 nel campionato armeno, precisamente nel Pyunik Yerevan. Questo ragazzo è dotato di una potenza fisica impressionante e di un ottimo stacco di testa nonostante i suoi 175 cm; è bravissimo nell’anticipo e recupera una grande quantità di palloni; inoltre è fenomenale in fase offensiva essendo dotato di un cross precisissimo e di un dribbling ubriacante. Fa parte in pianta stabile della nazionale del suo Paese, lo Zambia, nonostante la giovane età (classe 93').
giovedì 23 dicembre 2010
RadioShack, ecco McEwen e Hunter
I velocisti della Pegasus Sport Robbie McEwen (38) e Robert Hunter (33) hanno firmato per la RadioShack, squadra statunitense di Bruyneel. I due corridori non hanno esitato ad accettare l'offerta, viste le condizioni della Pegasus Sport, la quale non è riuscita ad ottenere la licenza Pro-Tour.
Inoltre, RadioShack ha annunciato i componenti della squadra che correranno la Cancer Council Classic, corsa che si disputerà ad Adelaide (Australia) il 16 gennaio e il Tour Down Under che si svolgerà dal 18 al 23 dello stesso mese. In entrambe le prove sarà presente Lance Armstrong.
Manuel Cardoso, Ben Hermans, Markel Irizar, Robbie McEwen, Gregory Rast e Sébastien Rosseler. In ammiraglia ci saranno José Azevedo e Dirk Demol.
Inoltre, RadioShack ha annunciato i componenti della squadra che correranno la Cancer Council Classic, corsa che si disputerà ad Adelaide (Australia) il 16 gennaio e il Tour Down Under che si svolgerà dal 18 al 23 dello stesso mese. In entrambe le prove sarà presente Lance Armstrong.
Manuel Cardoso, Ben Hermans, Markel Irizar, Robbie McEwen, Gregory Rast e Sébastien Rosseler. In ammiraglia ci saranno José Azevedo e Dirk Demol.
Etichette:
ciclismo,
Hunter,
McEwen,
RadioShack
Nome: Oguzhan Ozyakup
Data di Nascita: 23/9/1992
Ruolo: Centrocampista centrale
Squadra: Arsenal under 18
Piede: Destro
Altezza: 1.80 m
Oguzhan Ozyakup è nato il 23 settembre 1992 a Trabzon, città turca capoluogo dell’omonima provincia e che ha dato i natali ad altri calciatori (Senol Gunes, Tugay Kerimoglu, Fatih Tekke); inizia a giocare a pallone nell’Hellas Sport, squadra della città olandese di Zaandam. Da qui nel 2003, a soli 11 anni, passa all’AZ Alkmaar, una delle squadre più importanti in Olanda. Nella sua nuova realtà il calciatore di origine turca si trova subito a suo agio e viene promosso nella squadra riserve a soli 15 anni. Questa è un’età importante per Oguzhan che viene anche convocato nell’under 17 olandese, nonostante abbia due anni meno della media di compagni ed avversari che con quella maglia si troverà ad affrontare.
La precocità del suo talento viene poi messa in ulteriore risalto quando Luis Van Gaal, tecnico della AZ e gran scopritore di talenti, decide di aggregarlo alla prima squadra. Le sue qualità vengono quindi notate dai talent scout di tutta Europa e su di lui cominciano a muoversi diversi grandi club. In breve tempo, infatti, si registrano gli interessamenti, su tutti, di Ajax, Barcellona ed Inter ma, alla fine, sarà l’Arsenal a spuntarla, offrendo al ragazzo un contratto giovanile di due anni più un’opzione per un triennale da professionista. Oguzhan decide di lasciare l'Olanda per intraprendere la nuova avventura; nel 2008 decide, quindi, di trasferirsi in Inghilterra, cambiando quindi stato di residenza per la terza volta in soli 16 anni.
Ai Gunners viene aggregato all’under 18 guidata da Steve Bould, ex calciatore che in attività indossò la maglia dell’Arsenal in più di 300 occasioni.
Özyakup è un giocatore che può giocare in tutti i ruoli del centrocampo, anche se preferisce giocare centralmente; dotato di una grande creatività e fantasia, "Ozzi", come viene affettuosamente chiamato, ha un fisico di tutto rispetto, una tecnica eccelsa e una personalità devastante. E' un destro naturale e ha un innata capacità di palleggio che gli permette di fornire molti assist per i compagni.
Non ancora 18enne, quindi, Oguzhan Ozyakup è già uno dei talenti più interessanti del calcio europeo e, come spesso capita, i primi a piombarci addosso sono stati i dirigenti dell’Arsenal, che della valorizzazione dei giovanissimi talenti prelevati un po’ da tutta Europa ne hanno fatto praticamente una missione di vita.
Data di Nascita: 23/9/1992
Ruolo: Centrocampista centrale
Squadra: Arsenal under 18
Piede: Destro
Altezza: 1.80 m
Oguzhan Ozyakup è nato il 23 settembre 1992 a Trabzon, città turca capoluogo dell’omonima provincia e che ha dato i natali ad altri calciatori (Senol Gunes, Tugay Kerimoglu, Fatih Tekke); inizia a giocare a pallone nell’Hellas Sport, squadra della città olandese di Zaandam. Da qui nel 2003, a soli 11 anni, passa all’AZ Alkmaar, una delle squadre più importanti in Olanda. Nella sua nuova realtà il calciatore di origine turca si trova subito a suo agio e viene promosso nella squadra riserve a soli 15 anni. Questa è un’età importante per Oguzhan che viene anche convocato nell’under 17 olandese, nonostante abbia due anni meno della media di compagni ed avversari che con quella maglia si troverà ad affrontare.
La precocità del suo talento viene poi messa in ulteriore risalto quando Luis Van Gaal, tecnico della AZ e gran scopritore di talenti, decide di aggregarlo alla prima squadra. Le sue qualità vengono quindi notate dai talent scout di tutta Europa e su di lui cominciano a muoversi diversi grandi club. In breve tempo, infatti, si registrano gli interessamenti, su tutti, di Ajax, Barcellona ed Inter ma, alla fine, sarà l’Arsenal a spuntarla, offrendo al ragazzo un contratto giovanile di due anni più un’opzione per un triennale da professionista. Oguzhan decide di lasciare l'Olanda per intraprendere la nuova avventura; nel 2008 decide, quindi, di trasferirsi in Inghilterra, cambiando quindi stato di residenza per la terza volta in soli 16 anni.
Ai Gunners viene aggregato all’under 18 guidata da Steve Bould, ex calciatore che in attività indossò la maglia dell’Arsenal in più di 300 occasioni.
Özyakup è un giocatore che può giocare in tutti i ruoli del centrocampo, anche se preferisce giocare centralmente; dotato di una grande creatività e fantasia, "Ozzi", come viene affettuosamente chiamato, ha un fisico di tutto rispetto, una tecnica eccelsa e una personalità devastante. E' un destro naturale e ha un innata capacità di palleggio che gli permette di fornire molti assist per i compagni.
Non ancora 18enne, quindi, Oguzhan Ozyakup è già uno dei talenti più interessanti del calcio europeo e, come spesso capita, i primi a piombarci addosso sono stati i dirigenti dell’Arsenal, che della valorizzazione dei giovanissimi talenti prelevati un po’ da tutta Europa ne hanno fatto praticamente una missione di vita.
giovedì 16 dicembre 2010
Porte vuole migliorare ancora
Ripetere il 2010 non sarà facile, ma Richie Porte (25 - Saxo Bank), giovane talento del ciclismo autraliano, vuole provarci. Il corridore nativo di Launceston, l'anno scorso vinse la sua prima gara da professionista al Giro di Romandia e corse un Giro d'Italia da assoluto protagonista; nella corsa rosa dello scorso anno indossò per tre giorni la maglia rosa, si aggiudicò la maglia bianca di miglior giovane e arrivò settimo nella classifica finale. "Vestire la maglia rosa è stato un onore per me, non avevo mai provato emozioni simili visto che era il mio primo anno da professionista". Dal ritiro della squadra di Bjarne Riis ha parlato delle gare che affronterà nella prima parte della stagione. "Correrò la Tirreno Adriatico, il Giro di Svizzera, il Romandia e poi valuteremo come sarà la condizione per programmare la seconda parte di stagione". Inoltre, il corridore della Saxo Bank, rivela il suo sogno per il 2011, " Vorrei vincere una medaglia ai campionati del mondo di cronometro; l'anno scorso nei mondiali di casa ci sono arrivato vicino giungendo quarto, dietro a degli specialisti delle corse contro il tempo come Fabian Cancellara e Tony Martin".
mercoledì 15 dicembre 2010
Il talento malawiano
Nome: Luke Bruno Milanzi
Data di nascita: 04/12/1994 (Blantyre, Malawi)
Ruolo: Punta, Trequartista, Seconda Punta
Squadra: Eagle Strikers
Prezzo: 1 mln di €
Piede: Entrambi
Altezza: 1.70
Luke Bruno Milanzi è un giovane calciatore del Malawi, stato dell'Africa orientale. A 13 anni mentre gioca per le strade della sua città, Blantyre, viene notato da alcuni osservatori di una delle più importanti squadre del suo Paese, gli Eagle Strikers. Il giovane calciatore abbandona subito il settore giovanile e viene schierato in prima squadra. Nell'anno del suo esordio sigla 17 reti in 22 partite, nonostante giochi con calciatori molto più esperti di lui. La stagione successiva all'età di 15 anni segna 30 gol in 34 partite, conquistando il titolo di capocannoniere del campionato. Nel frattempo viene convocato anche nella nazionale under 17 del suo Paese, con la quale segna in appena due anni 33 reti in 38 presenze. Milanzi può ricoprire tutti i ruoli d'attacco ed è dotato di una buona tecnica e di un notevole dribbling. Inoltre è molto veloce e davanti alla porta sbaglia raramente.
Bisogna sicuramente dire che non si può ancora definire un nuovo fenomeno del calcio mondiale, visto il livello mediocre del campionato in cui gioca; tuttavia il ragazzo dimostra di avere ampi margini di miglioramento e il fatto che sia seguito da squadre di mezza Europa fa presumere che il talento non gli manchi.
Ruolo: Punta, Trequartista, Seconda Punta
Squadra: Eagle Strikers
Prezzo: 1 mln di €
Piede: Entrambi
Altezza: 1.70
Luke Bruno Milanzi è un giovane calciatore del Malawi, stato dell'Africa orientale. A 13 anni mentre gioca per le strade della sua città, Blantyre, viene notato da alcuni osservatori di una delle più importanti squadre del suo Paese, gli Eagle Strikers. Il giovane calciatore abbandona subito il settore giovanile e viene schierato in prima squadra. Nell'anno del suo esordio sigla 17 reti in 22 partite, nonostante giochi con calciatori molto più esperti di lui. La stagione successiva all'età di 15 anni segna 30 gol in 34 partite, conquistando il titolo di capocannoniere del campionato. Nel frattempo viene convocato anche nella nazionale under 17 del suo Paese, con la quale segna in appena due anni 33 reti in 38 presenze. Milanzi può ricoprire tutti i ruoli d'attacco ed è dotato di una buona tecnica e di un notevole dribbling. Inoltre è molto veloce e davanti alla porta sbaglia raramente.
Bisogna sicuramente dire che non si può ancora definire un nuovo fenomeno del calcio mondiale, visto il livello mediocre del campionato in cui gioca; tuttavia il ragazzo dimostra di avere ampi margini di miglioramento e il fatto che sia seguito da squadre di mezza Europa fa presumere che il talento non gli manchi.
sabato 11 dicembre 2010
In ritiro con Santambrogio
Intervistato da Ciclismoweb.net Mauro Santambrogio (26 - BMC Racing Team) racconta come procedono gli allenamenti della sua squadra nella Costa Blanca, in Andalusia. " La temperatura si aggira durante il giorno sui 25° e si sta veramente bene; si può pedalare senza il fastidio del freddo o l’assillo della pioggia, perché qui c’è sempre il sole". Il corridore italiano racconta la giornata tipo in ritiro. " Sveglia alle 8, colazione fra le 8.15-9 poi alle 10 usciamo in bici, divisi in due gruppi, che procedono a volte assieme, altre divisi su tracciati e distanze differenti. Il primo gruppo che fa più intensità è quello che parteciperà alle prime competizioni del prossimo anno, il Tour Down Under in Australia e le corse in Qatar e Oman; io sono invece nel secondo che esordirà con il Laigueglia, a metà febbraio, dove facciamo più fondo con uscite di quattro-cinque ore e poi qualche lavoro specifico". Concluso l'allenamento i corridori pranzano verso le 16 e hanno qualche ora di riposo. " Alle 6 c'è la riunione con tutta la squadra, alle 20.30 si cena ed alle 22 tutti in camera. Mi sono portato One Piece così mi diverto con i fumetti”.
Scott Davis abbandona il professionismo
Scott Davis (31 - Astana Team), fratello del più titolato Allan Davis (30 - Astana Team), si ritira dopo 8 anni di professionismo. Il corridore australiano ha preso questa decisione dopo il mancato rinnovo contrattuale con l'Astana. Campione del Mondo Juniores di inseguimento a squadre nel 1997, Scott, passò professionista con la Ceramiche Panaria-Navigare di Bruno Reverberi nel 2003. Discreto scalatore, non ha mai ottenuto risultati di rilievo tra i professionisti. Non abbandonerà tuttavia il mondo del ciclismo, visto che il prossimo anno correrà con la Swift Carbon, squadra dilettante australiana.
venerdì 10 dicembre 2010
Fiorentina, ecco Nastasic
Matija Nastasic è un nuovo giocatore della Fiorentina. Il difensore serbo, classe '93, raggiungerà i suoi nuovi compagni a marzo, al compimento dei 18 anni. Nastasic, di proprietà del Partizan Belgrado, è considerato in patria l'erede di Nemanja Vidic, e nonostante la giovane età ha già dimostrato tutto il suo talento. " Credo molto in questo giocatore ", queste sono le parole del direttore sportivo della Fiorentina Pantaleo Corvino. Il giovane serbo si aggiunge quindi agli altri talenti slavi della Fiorentina, Jovetic e Ljajić, anche essi prelevati dal Partizan.
giovedì 9 dicembre 2010
Andjelkovic, nuovo difensore del Palermo
Sinisa Andjelkovic, difensore del Maribor, è un nuovo giocare del Palermo. L'annuncio è stato fatto proprio dal giocatore, che ai microfoni di Palermo24.net, ha così commentato:" arrivare in A è un sogno per me, il Palermo è una grande squadra e spero di giocare il più possibile per dimostrare quello che valgo". Il 24enne difensore raggiunge altri suoi ex compagni di squadra del Maribor, Ilicic e Bacinovic, "Josip ed Armin sono molto felici per me e con loro in squadra sarà per me più facile ambientarmi in questa nuova realtà".
mercoledì 8 dicembre 2010
Contador potrebbe correre Giro, Tour e Vuelta nel 2011
Non sa ancora se parteciperà alla stagione 2011, ma se non verrà sanzionata la positività al clenbuterolo del Tour 2010, Alberto Contador (28-Saxo Bank) potrebbe prendere parte nel 2011 a tutti e tre i grandi Giri. Secondo il quotidiano francese L'Equipe, questi sarebbero i piani per la prossima stagione dello spagnolo. Il suo nuovo direttore sportivo, Bjarne Riis, ha affermato che questo obbiettivo sia ampiamente alla sua portata, anche se crede che sia prematuro parlare ora dei propositi di Contador, visto che non si sa nemmeno se potrà correre. Appare comunque suggestiva l'ipotesi che il campione di Pinto, possa tentare di vincere i tre grandi Giri nello stesso anno, impresa mai riuscita a nessuno. Il ciclista spagnolo si trova in questi giorni a Fuerteventura, insieme alla sua nuova squadra, in attesa della decisione nei suoi confronti. Riis ha espresso ottimismo per la risoluzione del caso e ha affermato " La sua presenza qui è molto importante, nella mia testa egli fa parte della squadra".
sabato 6 marzo 2010
giovedì 25 febbraio 2010
Un'altra medaglia di legno
Continuano ad arrivare delusioni dal Canada, dove la staffetta femminile di sci fondo si è piazzata al quarto posto, alle spalle di Norvegia, Germania e Finlandia.
L'amarezza è tanta perché la gara si era messa molto bene, con la Follis che in prima frazione aveva chiuso con un distacco minimo dalla testa e lasciato dato il cambio a Marianna Longa, la quale è stata autrice di una grande prova chiudendo seconda alle spalle della Kowalczyk .
Nella terza frazione la giovane Rupil è poi passata in testa insieme alla norvegese Steira, e le due sono arrivate insieme all'ultimo cambio, mentre il gruppetto delle inseguitrici, guidato dalla biathleta tedesca Miriam Goessner, era distante circa 16 secondi.
Nella quarta frazione Sabina Valbusa non è riuscita a chiudere in bellezza una grande carriera e dopo aver perso la scia della Bjoergen, si è fatta raggiungere dalla gruppetto tirato dalla Saarinen.
La Vabusa poi non è riuscita ad agganciarsi a questo gruppetto ed ha chiuso quarta staccata di 40 secondi dalla vincitrice.
Un vero peccato perché sarebbe bastato avere la Follis in ultima frazione e magari rischiare la Genuin in alternato, visto anche il suo quinto posto nella sprint. Se la Genuin avesse contenuto il distacco sui 30 secondi, la Longa avrebbe comunque usufruito del treno Kowalczyk che aveva raccolto il testimone a 40 secondi dalla vetta e forse chiudere la frazione in testa ugualmente, insieme alla polacca.
Tuttavia dopo è sempre più facile parlare e va dato atto comunque alle ragazze di essersi battute a testa alta, anche se fino ad ora hanno raccolto soltanto briciole. Non resta che sperare per una medaglia nella 30km in alternato, dove la Longa vista oggi può sicuramente giocarsi una medaglia. Non sarà facile, vista la concorrenza, ma la speranza è l'ultima a morire.
L'amarezza è tanta perché la gara si era messa molto bene, con la Follis che in prima frazione aveva chiuso con un distacco minimo dalla testa e lasciato dato il cambio a Marianna Longa, la quale è stata autrice di una grande prova chiudendo seconda alle spalle della Kowalczyk .
Nella terza frazione la giovane Rupil è poi passata in testa insieme alla norvegese Steira, e le due sono arrivate insieme all'ultimo cambio, mentre il gruppetto delle inseguitrici, guidato dalla biathleta tedesca Miriam Goessner, era distante circa 16 secondi.
Nella quarta frazione Sabina Valbusa non è riuscita a chiudere in bellezza una grande carriera e dopo aver perso la scia della Bjoergen, si è fatta raggiungere dalla gruppetto tirato dalla Saarinen.
La Vabusa poi non è riuscita ad agganciarsi a questo gruppetto ed ha chiuso quarta staccata di 40 secondi dalla vincitrice.
Un vero peccato perché sarebbe bastato avere la Follis in ultima frazione e magari rischiare la Genuin in alternato, visto anche il suo quinto posto nella sprint. Se la Genuin avesse contenuto il distacco sui 30 secondi, la Longa avrebbe comunque usufruito del treno Kowalczyk che aveva raccolto il testimone a 40 secondi dalla vetta e forse chiudere la frazione in testa ugualmente, insieme alla polacca.
Tuttavia dopo è sempre più facile parlare e va dato atto comunque alle ragazze di essersi battute a testa alta, anche se fino ad ora hanno raccolto soltanto briciole. Non resta che sperare per una medaglia nella 30km in alternato, dove la Longa vista oggi può sicuramente giocarsi una medaglia. Non sarà facile, vista la concorrenza, ma la speranza è l'ultima a morire.
Occasione sprecata per il Cagliari
Brutta prestazione del Cagliari nella partita di ieri contro l'Udinese. Purtroppo la squadra di Allegri non è riuscita mai a fare quel salto di qualità, che con la vittoria di ieri, le avrebbe permesso di agganciare la Juventus al quarto posto.
Il campionato del Cagliari resta ottimo, sia chiaro, ma purtroppo ieri abbiamo assistito ad un film già visto in questa stagione. La partita con l'Udinese sembra la fotocopia della sfida persa dal Cagliari contro il Palermo; infatti anche in quell'occasione il Cagliari si era portato in vantaggio con Matri nel primo tempo, e anziché chiudere la partita, ha cercato di amministrare il vantaggio. Nel secondo tempo tuttavia, come a Udine, la squadra si era chiusa in difesa, fallendo il match point davanti al portiere con Cossu e venendo rimontata e sconfitta meritatamente. Ieri la palla per chiudere la partita l'ha avuta Matri che non è stato abbastanza freddo davanti ad Handanovic. Poi quello che è successo a Palermo si è ripetuto anche a Udine, e in poco più di due minuti la squadra di casa ha ribaltato la situazione, aggiudicandosi meritatamente i tre punti.
Un vero peccato, perché dopo il fulmineo goal di Jeda, l'Udinese era in piena confusione, non costruiva gioco e si limitava a buttare palloni nell'aria avversaria. Nel secondo tempo la squadra di Marino ha avuto una grande reazione e non sono bastate le grandi parate di Marchetti a salvare la situazione. Il pessimo arbitro Trefoloni ha negato un rigore netto all'Udinese, non vedendo il braccio di Nenè che colpiva con un gesto cestistico la palla in area di rigore.
Tuttavia la terna arbitrale ha subito rimediato all'errore, convalidando il goal del pareggio in evidente fuorigioco(più di un metro).
Il Cagliari al di là di ciò ha perso la partita per l'eccessivo atteggiamento difensivo, e sono discutibili alcune scelte di Allegri, che ha fatto giocare Parola mezzala sinistra al posto di Lazzari, per garantire maggiore copertura. Il pisano non interpreta al meglio questo ruolo, né dal punto di vista difensivo né da quello offensivo; Agostini si è sempre trovato in difficoltà, visti i continui inserimenti dei giocatori avversari e non è mai stato supportato da Parola.
Può darsi che il mister abbia deciso di far riposare il numero 10 del Cagliari, ma forse avrei optato per un giocatore più rapido di Parola come Nainggolan.
Tuttavia ci sono anche gli avversari in campo, e nel secondo tempo i giocatori dell'Udinese hanno portato a casa i tre punti con grinta, cuore e bel gioco, quello che è mancato ieri al Cagliari.
Il campionato del Cagliari resta ottimo, sia chiaro, ma purtroppo ieri abbiamo assistito ad un film già visto in questa stagione. La partita con l'Udinese sembra la fotocopia della sfida persa dal Cagliari contro il Palermo; infatti anche in quell'occasione il Cagliari si era portato in vantaggio con Matri nel primo tempo, e anziché chiudere la partita, ha cercato di amministrare il vantaggio. Nel secondo tempo tuttavia, come a Udine, la squadra si era chiusa in difesa, fallendo il match point davanti al portiere con Cossu e venendo rimontata e sconfitta meritatamente. Ieri la palla per chiudere la partita l'ha avuta Matri che non è stato abbastanza freddo davanti ad Handanovic. Poi quello che è successo a Palermo si è ripetuto anche a Udine, e in poco più di due minuti la squadra di casa ha ribaltato la situazione, aggiudicandosi meritatamente i tre punti.
Un vero peccato, perché dopo il fulmineo goal di Jeda, l'Udinese era in piena confusione, non costruiva gioco e si limitava a buttare palloni nell'aria avversaria. Nel secondo tempo la squadra di Marino ha avuto una grande reazione e non sono bastate le grandi parate di Marchetti a salvare la situazione. Il pessimo arbitro Trefoloni ha negato un rigore netto all'Udinese, non vedendo il braccio di Nenè che colpiva con un gesto cestistico la palla in area di rigore.
Tuttavia la terna arbitrale ha subito rimediato all'errore, convalidando il goal del pareggio in evidente fuorigioco(più di un metro).
Il Cagliari al di là di ciò ha perso la partita per l'eccessivo atteggiamento difensivo, e sono discutibili alcune scelte di Allegri, che ha fatto giocare Parola mezzala sinistra al posto di Lazzari, per garantire maggiore copertura. Il pisano non interpreta al meglio questo ruolo, né dal punto di vista difensivo né da quello offensivo; Agostini si è sempre trovato in difficoltà, visti i continui inserimenti dei giocatori avversari e non è mai stato supportato da Parola.
Può darsi che il mister abbia deciso di far riposare il numero 10 del Cagliari, ma forse avrei optato per un giocatore più rapido di Parola come Nainggolan.
Tuttavia ci sono anche gli avversari in campo, e nel secondo tempo i giocatori dell'Udinese hanno portato a casa i tre punti con grinta, cuore e bel gioco, quello che è mancato ieri al Cagliari.
martedì 23 febbraio 2010
Flop olimpico
Ennesima delusione per l'Italia ai giochi olimpici di Vancouver. Nella staffetta sprint femminile, la coppia Follis-Genuin non è andata oltre il quarto posto, alle spalle di Germania, Svezia e Russia.
Doveva essere una medaglia sicura, alcuni dicevano anche d'oro, ma purtroppo non è stato così.
Non è stata d'aiuto nemmeno l'assenza di Marit Bjoergen, la quale ha deciso di non prendere parte a questa prova, togliendo dal gioco delle medaglie la Norvegia.
In semifinale la coppia azzurra ha passato il turno senza problemi, arrivando seconda dietro la Francia. In finale, invece, si è notato subito qualche problema per la Genuin che a fatica riusciva a stare con le migliori. Nella sua terza e ultima frazione la Genuin ha poi perso quei 4 secondi decisivi, che non hanno permesso alla Follis di riagganciarsi al terzetto di testa, giungendo quarta al traguardo staccata di 10 secondi.
Nulla da fare nemmeno nella staffetta sprint maschile dove la coppia Pasini-Zorzi, è sempre rimasta distante dalla lotta per le medaglie, concludendo all'ottavo posto davanti agli Stati Uniti.
I campioni del mondo di Sapporo 2007 non sono mai stati pimpanti, e la loro prova è stata caratterizzata anche da una caduta di Zorzi durante il secondo cambio. Tuttavia anche senza questo inconveniente non si sarebbe potuto aspirare al podio vista la superiorità delle altre nazioni.
La vittoria é andata alla Norvegia, grazie a una superlativa volata di Peter Northug, che ha così conquistato la sua prima medaglia d'oro in questi giochi olimpici. Alle spalle del norvegese si sono piazzati il il tedesco Teichmann e il russo Pethukov.
Ora per quanto riguarda lo sci di fondo azzurro, non resta che sperare nelle staffette, in particolare quella femminile, nella quale se si azzecca il quartetto, si può aspirare ad una medaglia. La miglior formazione possibile è Genuin, Longa, Rupil e Follis a chiudere; oppure con la Follis in prima frazione e la Genuin in quarta. Molto dipenderà tuttavia dal quartetto delle altre nazioni favorite, e dal loro approccio alla gara.
lunedì 22 febbraio 2010
La mia nazionale
A pochi mesi dal mondiale, ecco la lista dei 23 che porterei in Sudafrica.
Portieri: Buffon, Marchetti, Sirigu
Difensori: Nesta, Chiellini, Legrottaglie, Bonucci, Criscito, Agostini, Cassani, Zambrotta
Centrocampisti: Pirlo, Ambrosini, De Rossi, Candreva, Marchisio, Rossi
Attaccanti: Gilardino, Pazzini, Borriello, Iaquinta, G.Rossi, Di Natale
Ci sono delle esclusioni eccellenti, ecco i motivi:
In difesa lascerei a casa Cannavaro, che non si può più considerare un difensore di alto livello e al quale consiglierei di ritirarsi dopo questa stagione. Insieme a lui lascerei a casa anche l'eroe di Germania 2006 Fabio Grosso, che non sta sicuramente entusiasmando in questa stagione. Tuttavia se magari riacquistasse una condizione fisica decente potrebbe sicuramente far parte dei 23 azzurri.
A centrocampo lascerei a casa, Gattuso, che non mi sembra in grandi condizioni fisiche, e Camoranesi. La classe di quest'ultimo è indiscutibile, ma i continui infortuni che lo stanno martoriando da due stagioni, non gli hanno permesso di giocare con continuità.
In attacco non prendo nemmeno in considerazione Amauri, attaccante sopravalutato che non si può nemmeno accostare ai vari Borriello, Pazzini e Gilardino.
Portieri: Buffon, Marchetti, Sirigu
Difensori: Nesta, Chiellini, Legrottaglie, Bonucci, Criscito, Agostini, Cassani, Zambrotta
Centrocampisti: Pirlo, Ambrosini, De Rossi, Candreva, Marchisio, Rossi
Attaccanti: Gilardino, Pazzini, Borriello, Iaquinta, G.Rossi, Di Natale
Ci sono delle esclusioni eccellenti, ecco i motivi:
In difesa lascerei a casa Cannavaro, che non si può più considerare un difensore di alto livello e al quale consiglierei di ritirarsi dopo questa stagione. Insieme a lui lascerei a casa anche l'eroe di Germania 2006 Fabio Grosso, che non sta sicuramente entusiasmando in questa stagione. Tuttavia se magari riacquistasse una condizione fisica decente potrebbe sicuramente far parte dei 23 azzurri.
A centrocampo lascerei a casa, Gattuso, che non mi sembra in grandi condizioni fisiche, e Camoranesi. La classe di quest'ultimo è indiscutibile, ma i continui infortuni che lo stanno martoriando da due stagioni, non gli hanno permesso di giocare con continuità.
In attacco non prendo nemmeno in considerazione Amauri, attaccante sopravalutato che non si può nemmeno accostare ai vari Borriello, Pazzini e Gilardino.
domenica 21 febbraio 2010
Basta Mou!!!
E questo sarebbe l'allenatore più bravo del mondo? Quello che dichiara di non essere inferiore a nessuno? Quello che gli inglesi hanno chiamato Special One? Secondo me questo allenatore portoghese è speciale per un solo motivo: la sua arroganza.
Inizialmente quando è arrivato in Italia, mi incuriosiva e mi era anche simpatico per alcune sue battute; ma a distanza di un anno e mezzo, devo dire che quest'uomo è di una monotonia imbarazzante. Non fa altro che attaccare i suoi avversari senza alcun motivo, il suo obbiettivo è fare polemica sempre e comunque, per far parlare di sé e, come dice lui, per proteggere la squadra. Poi un giorno vorrei sapere da cosa cavolo deve proteggere una corazzata che nel complesso vale più di 400 milioni e domina in Italia da ormai 5 anni, molto prima del suo arrivo. Lui è stato preso dall'ingenuo Moratti, per dare un gioco alla squadra e farla vincere in Europa. Non mi pare che l'Inter sia migliorata sotto questi punti di vista; la maggior parte dei goal arriva su palle inattive e questo è sintomo di superiorità fisica non certo tecnica e di gioco; il primo anno poi, l'Inter è stata eliminata agli ottavi di champions, come sempre. Sabato con la Samp, a tre giorni dalla sfida contro il suo Chelsea, cosa fa? Grida allo scandalo per l'arbitrato di Tagliavento, criticando ogni decisione presa da quest'ultimo. Ride, gesticola, salta, si accascia al suolo, proprio come un pagliaccio in un circo. E per cosa? Per niente. Tagliavento non ha sbagliato una decisione, le espulsioni di Samuel e Cordoba erano sacrosante, E'too è stato giustamente ammonito per essersi buttato nell'aria di rigore avversaria; anzi avrebbe dovuto punire qualche altra entrataccia dei giocatori dell'Inter, tipo il fallo di Milito su Palombo.
Il suo vittimismo contro tutti e contro tutto è vergognoso e infondato; grida al complotto contro la sua Inter, dice che certe cose succedono solo in Italia, e mai nella "sua" Inghilterra, immune da qualsiasi errore arbitrale. Uno che dichiara di essere un vincente e prende in giro altri allenatori che non hanno vinto nulla. Avendo avuto come presidenti Abramovich e Moratti risulta essere molto più semplice vincere qualcosa. E' vero, lui ha vinto anche con il Porto, che non era sicuramente una big del calcio europeo; ma bisogna ricordare che quell'anno, si verificarono una serie di sorprese e flop di grandi squadre, che hanno facilitato la sua impresa, visto che la finale si era disputata contro il Monaco, altra squadra non di primissimo livello.
Jose Mourinho, quindi, è un allenatore normale, che non ha portato nessuna novità a livello tattico e di gioco, ed è sopravalutato sotto ogni aspetto. Spero dunque che la sua permanenza nel nostro calcio non duri troppo, risparmiandoci il suo atteggiamento ridicolo e imbarazzante.
venerdì 19 febbraio 2010
Russia, medaglie d'esportazione
Quattro. Questo è il numero di medaglie vinte da atleti russi (fino a oggi) nel biathlon, i quali tuttavia, hanno deciso di gareggiare sotto un' altra bandiera. L'ultimo dei medagliati si chiama Sergey Novikov che ieri nell'individuale ha conquistato un sorprendente argento a pari merito con il leggendario Bjoerndalen. Bisogna dire che Novikov, anche se di origini russe, ha gareggiato sin da giovane nella Bielorussia, e non è mai stato un talento cristallino, soprattuto nella componente dello sci di fondo; questa medaglia è frutto in particolare della sua precisione al poligono, e della scarsa precisione che hanno avuto molti altri nella gara di ieri.
Se può passare la decisione di lasciar andare Novikov a gareggiare per un'altra nazione, non si può fare altrettanto per Anastasia Kuzmina, sorella del promettente biathleta Anton Shipulin, che ha cambiato cognome e nazionalità, essendosi sposata con il fondista slovacco Kuzmin, il quale a sua volta gareggia per Israele. Questa atleta oro nella sprint ed argento nell'inseguimento, era promettente sin da giovanissima ed è stata per tanti anni compagna di stanza della Boulygina, medaglia di legno nella sprint.
Nell'individuale femminile, un'altra atleta russa in tutto e per tutto, Elena Khrustaleva, che gareggia per il Kazakistan, ha conquistato la medaglia d'argento alle spalle di Tora Berger. La Khrustaleva sino a ieri aveva raccolto poco o nulla, ed era passata alla ribalta prima di questi giochi per aver posato nuda in un servizio fotografico. Prima di questi giochi aveva inoltre promesso di piazzarsi almeno in una gara tra le prime 7 posizioni, tra lo scetticismo generale, visto che il suo miglior risultato era un sesto posto ai mondiali dello scorso anno di Pyeong Chang.
La Russia, ancora senza medaglie nel biathlon, non può far altro che sperare di vincere qualcosa nelle staffette o nelle mass start che si terranno nei prossimi giorni, con la speranza di non rivedere sul podio atleti e atlete che sono stati lasciati andare via troppo presto.
mercoledì 17 febbraio 2010
Brava Arianna!!!
Arianna Fontana ha conquistato la prima medaglia individuale dello short track italiano, arrivando terza nella gara dei 500 metri vinta da una straordinaria Wang Meng che ha subito preso un buon distacco sin dalla partenza; alle spalle della cinese si è piazzata l'atleta di casa ST-Gelais, mentre l'altra canadese in finale, è rimasta subito tagliata fuori dalla lotta per le medaglie.
Per la diciannovenne di Sondrio si tratta del secondo bronzo olimpico, dopo quello conquistato alle olimpiadi di Torino 2006.
Grande delusione invece nel doppio di slittino dove la coppia italiana Oberstolz-Gruber, non è andata oltre il quarto posto, dopo essersi classificata terza nella prima manche.
La coppia altoatesina non ha retto come al solito alle pressioni, dimostrando di non essere in grado di fare bene nei momenti importanti della stagione; già a Torino, dopo aver vinto la coppa del mondo, non rispettarono le aspettative, facendo un grave errore nella prima manche. Anche qui in Canada non sono stati perfetti nel finale della prima manche, ritrovandosi con un vantaggio risicato per difendere il podio. Nella seconda manche sono stati sopravanzati dalla coppia tedesca Leitner-Resch, che così chiude nel migliore dei modi una straordinaria carriera. L'oro è andato ai fratelli austriaci Linger, che hanno bissato il successo ottenuto 4 anni prima nella pista di Cesana, mentre l'argento è andato ad un'altra coppia di fratelli, i lettoni Sics.
Milan, che peccato!!!
Un Milan sprecone esce sconfitto nella gara di andata degli ottavi di champions contro il Manchester United; il risultato finale di 3-2 non rispecchia la prestazione degli uomini di Leonardo, che non hanno sicuramente giocato male ed ora dovranno vincere all'Old Trafford per passare il turno.
Nella partita di ieri il Milan ha pagato i troppi errori sotto porta ed è stato punito da un goal alquanto fortunoso di Schoels che ha pareggiato verso la fine del primo tempo; un goal immeritato che ha bloccato il Milan, fino a quel momento assoluto dominatore della partita. Dopo il goal di Ronaldinho, infatti i rossoneri hanno avuto almeno altre tre quattro palle goal che non sono state concretizzate. La dura legge del calcio "goal sbagliato goal subito" ha poi fatto sì che lo United ribaltasse la partita con uno straordinario Rooney che quest'anno si è trasformato in un vero attaccante di razza, visto che ha segnato oltre 25 goal.
La sua doppietta nel secondo tempo ha gelato San Siro e ha cancellato quello fatto di buono dal Milan nel corso della partita. Tuttavia il goal di Seedorf alla fine, ha riaperto in parte questa sfida, e rinviato tutto alla partita di ritorno.
Sinceramente nella partita di ieri non ho visto tutta quella superiorità del calcio inglese su quello italiano, anzi se il Milan si fosse portato sul 2-o nessuno avrebbe potuto obbiettare nulla.
Il Manchester ieri è stato superiore solo nella concretezza, ma dal punto di vista di gioco non mi ha affatto impressionato, manifestando grossi problemi in difesa e nella gestione della palla.
Ferguson ha da subito rimproverato la sua difesa, in particolare Evans e Rafael, facendo già scaldare dai primi minuti la sua panchina.
Il Milan ha inoltre pagato l'assenza di Borriello che avrebbe sicuramente impensierito maggior mente la difesa avversaria rispetto a Huntelaar, il quale ha fallito un goal davanti al portiere che avrebbe fatto prendere una piega diversa alla partita.
Ora quindi ci vorrà l'impresa all' Old Trafford per passare il turno, ma visto il Manchester di ieri ciò non è affatto impossibile.
martedì 16 febbraio 2010
Il biathlon francese
In questi primi giorni di olimpiade si è messa in grande evidenza la squadra francese di biathlon che ha raccolto 4 delle 6 medaglie conquistate in totale dalla nazione transalpina; all'oro della sprint di Jay e al bronzo della Dorin in campo femminile, oggi dall'inseguimento sono arrivati altri due bronzi pesantissimi; uno sempre con Vincent Jay e l'altro con la Brunet.
Questi atleti hanno goduto di condizioni climatiche favorevoli, in particolare nelle sprint, ma sarebbe ingiusto collegarli solo alla buona sorte.
Il movimento francese di biathlon è tra i primi al mondo ed è composto da una serie di atleti di talento, bravi soprattutto nella fase di tiro, ma che con il passare degli anni sono migliorati anche nel fondo. I migliori della squadra sono certamente i fratelli Fourcade nel maschile e Sandrine Bailly nel femminile, sicuramente tra i migliori dieci del circuito. Tuttavia altri atleti come Jay, la Dorin e la Brunet, sono degli outsider, ancora molto giovani, già capaci di salire sul podio in coppa del mondo.
Questi podi hanno dunque premiato il lavoro di un movimento all'avanguardia, che magari non è ricchissimo di talenti naturali, ma che è in grado di far crescere i propri atleti col passare del tempo e raccogliere i risultati che abbiamo visto in questi giorni a Vancouver.
Questi atleti hanno goduto di condizioni climatiche favorevoli, in particolare nelle sprint, ma sarebbe ingiusto collegarli solo alla buona sorte.
Il movimento francese di biathlon è tra i primi al mondo ed è composto da una serie di atleti di talento, bravi soprattutto nella fase di tiro, ma che con il passare degli anni sono migliorati anche nel fondo. I migliori della squadra sono certamente i fratelli Fourcade nel maschile e Sandrine Bailly nel femminile, sicuramente tra i migliori dieci del circuito. Tuttavia altri atleti come Jay, la Dorin e la Brunet, sono degli outsider, ancora molto giovani, già capaci di salire sul podio in coppa del mondo.
Questi podi hanno dunque premiato il lavoro di un movimento all'avanguardia, che magari non è ricchissimo di talenti naturali, ma che è in grado di far crescere i propri atleti col passare del tempo e raccogliere i risultati che abbiamo visto in questi giorni a Vancouver.
lunedì 8 febbraio 2010
Pronostici Vancouver
Tra poco più di due giorni avranno inizio i XXI giochi olimpici a Vancouver. Come di consueto, la rivista americana Sport Illustrated ha stilato una lista dei probabili medagliati olimpici in ogni disciplina. Secondo la rivista americana, l'Italia si aggiudicherà in Canada solo 4 medaglie: due nello slittino con l'eterno Zoeggeler e nel doppio con Oberstolz-Gruber, una con Enrico Fabris nel 5000 metri di pattinaggio sul ghiaccio e una nella staffetta sprint femminile di sci di fondo Follis-Genuin. Molti hanno ritenuto questo pronostico troppo severo, e non veritiero delle reali possibilità di medaglia della delegazione azzurra; tuttavia, a parer mio, il pronostico della rivista non si discosta così tanto dalla realtà e ritengo sia possibile raggiungere (spero di sbagliarmi) al massimo 8 medaglie.
Oltre alle 4 già citate prima, io né aggiungerei un'altra con Fabris, nella staffetta o nei 1500 metri, magari una nella 15km skating di fondo maschile con Piller Cottrer o Di Centa, visto la splendida prova di Canmore pochi giorni fa; le altre due potrebbero essere conquistate nello sci alpino, nel gigante maschile e in quello femminile.
Poi sicuramente non bisogna dimenticare lo slalom maschile dove Moelgg e Razzoli possono ambire ad una medaglia, anche se in questa disciplina è molto più facile sbagliare (Rocca docet); Heel, che nelle prove veloci può dire la sua, le staffette di sci di fondo, se tengono in alternato, potrebbero giocarsi qualcosa di importante; il giovane talento della combinata nordica Pittin, che quest'anno ha conquistato tre podi in coppa del mondo; insomma con un po' di fortuna qualche medaglia in più potrebbe arrivare per l'Italia, magari anche più di 8 con la Kostner nel pattinaggio artistico o con la Longa nella 30km in classico di sci di fondo.
In altre discipline come il biathlon, lo snowboard o il freestyle solo un miracolo potrebbe portare una medaglia all'Italia, per non parlare di altre discipline come il salto con gli sci o il bob dove forse non servirebbe nemmeno un miracolo!!!
P.S Ah dimenticavo lo short track...beh li può succedere di tutto...per ulteriori informazioni rivolgersi a Steve Bradbury!!! http://www.youtube.com/watch?v=mmHf2otZK2U
Oltre alle 4 già citate prima, io né aggiungerei un'altra con Fabris, nella staffetta o nei 1500 metri, magari una nella 15km skating di fondo maschile con Piller Cottrer o Di Centa, visto la splendida prova di Canmore pochi giorni fa; le altre due potrebbero essere conquistate nello sci alpino, nel gigante maschile e in quello femminile.
Poi sicuramente non bisogna dimenticare lo slalom maschile dove Moelgg e Razzoli possono ambire ad una medaglia, anche se in questa disciplina è molto più facile sbagliare (Rocca docet); Heel, che nelle prove veloci può dire la sua, le staffette di sci di fondo, se tengono in alternato, potrebbero giocarsi qualcosa di importante; il giovane talento della combinata nordica Pittin, che quest'anno ha conquistato tre podi in coppa del mondo; insomma con un po' di fortuna qualche medaglia in più potrebbe arrivare per l'Italia, magari anche più di 8 con la Kostner nel pattinaggio artistico o con la Longa nella 30km in classico di sci di fondo.
In altre discipline come il biathlon, lo snowboard o il freestyle solo un miracolo potrebbe portare una medaglia all'Italia, per non parlare di altre discipline come il salto con gli sci o il bob dove forse non servirebbe nemmeno un miracolo!!!
P.S Ah dimenticavo lo short track...beh li può succedere di tutto...per ulteriori informazioni rivolgersi a Steve Bradbury!!! http://www.youtube.com/watch?v=mmHf2otZK2U
sabato 9 gennaio 2010
Ultima chiamata
Dopo il goal di Samuel all'ultimo minuto nella partita di ieri contro il Siena, molti juventini o milanisti non avranno rotto il televisore come ha detto Mou, ma sicuramente avranno capito che la partita di stanotte Juventus-Milan risulterà decisiva per continuare a restare in corsa per il campionato. Entrambe le squadre affrontano questa delicata sfida con non pochi problemi; il Milan di Leonardo dovrà fare a meno di Pato, Seedorf e Zambrotta, tutti e tre fermi per infortunio; il mister brasiliano sarà costretto quindi a schierare la stessa formazione di mercoledì scorso contro il Genoa con un 4 3 3 molto offensivo.
I problemi della Juve invece, oltre che i numerosi infortuni, riguardano la disposizione tattica della squadra; Ferrara molto probabilmente riproverà il 4 4 2 visto a Parma con Diego seconda punta alle spalle di Amauri.
Il Milan parte comunque favorito per questa sfida, visto il consolidato schema di gioco di Leonardo e il miglior stato di forma di giocatori come Borriello, Ambrosini e Dinho. Inoltre il pareggio non potrà soddisfare nessuno e questo comporterà probabilmente lo svolgersi di una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre, favorendo quindi il calcio spettacolo del Milan.
La vittoria con il Parma non cancella la serie di sconfitte che hanno caratterizzato tutto il mese di dicembre della Juve, e quindi questa partita rappresenta una prova del nove per capire davvero quali possano essere i reali obbiettivi da raggiungere, o altrimenti constatare il fallimento della stagione, visti i milioni spesi in estate e l'uscita anticipata dalla Champions League.
I problemi della Juve invece, oltre che i numerosi infortuni, riguardano la disposizione tattica della squadra; Ferrara molto probabilmente riproverà il 4 4 2 visto a Parma con Diego seconda punta alle spalle di Amauri.
Il Milan parte comunque favorito per questa sfida, visto il consolidato schema di gioco di Leonardo e il miglior stato di forma di giocatori come Borriello, Ambrosini e Dinho. Inoltre il pareggio non potrà soddisfare nessuno e questo comporterà probabilmente lo svolgersi di una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre, favorendo quindi il calcio spettacolo del Milan.
La vittoria con il Parma non cancella la serie di sconfitte che hanno caratterizzato tutto il mese di dicembre della Juve, e quindi questa partita rappresenta una prova del nove per capire davvero quali possano essere i reali obbiettivi da raggiungere, o altrimenti constatare il fallimento della stagione, visti i milioni spesi in estate e l'uscita anticipata dalla Champions League.
sabato 2 gennaio 2010
CAGLIARI,MERCATO DI RIPARAZIONE
IN QUESTO MESE DI GENNAIO IL CAGLIARI NON DOVRÀ FARE PARTICOLARI STRAVOLGIMENTI VISTI I RISULTATI CHE DA ORMAI DUE ANNI HA MOSTRATO LA SQUADRA DI MASSIMILIANO ALLEGRI. L'ACQUISTO IN PRESTITO CON DIRITTO DI RISCATTO DEL GIOVANE DIFENSORE ARIAUDO(CLASSE 1989) COMPLETA UN REPARTO DECIMATO DA INFORTUNI E DA GRAVI MOTIVI FAMILIARI(LOPEZ); ARIAUDO E' UN GIOCATORE DI PIEDE MANCINO IN GRADO DI RICOPRIRE SIA IL RUOLO DI CENTRALE DIFENSIVO CHE QUELLO DI TERZINO SINISTRO, DANDO COSI' UN PO' DI RIPOSO ALL'INSTANCABILE AGOSTINI CHE PRESIEDE QUELLA FASCIA DA ORMAI 6 STAGIONI E CHE DALLA PARTENZA DI DEL GROSSO NON HA MAI AVUTO UN VALIDO SOSTITUTO. ARIAUDO NON PARTIRÀ' TITOLARE MA AVRÀ I SUOI MINUTI DI GIOCO PER METTERSI IN MOSTRA E FARE ESPERIENZA;QUEI MINUTI CHE NON POTEVA AVERE RESTANDO ALLA JUVE, AVENDO DAVANTI GIOCATORI COME CHIELLINI E LEGROTTAGLIE. CON L'ACQUISTO DI ARIAUDO IL REPARTO DIFENSIVO E' COMPLETO ED E' COSTITUITO DA UNA SERIE DI GIOVANI PROMETTENTI RICERCATI DA MOLTE SQUADRE CON UN BUDGET SUPERIORE RISPETTO A QUELLO DEL CAGLIARI: CANINI DALLA LAZIO E DAL GENOA,ASTORI RICHIESTO DAL MILAN(CON CUI E' IN COMPROPRIETA'). STA QUINDI ALLA SOCIETA' DECIDERE SE ACCETTARE LE OFFERTE O CONTINUARE A VALORIZZARE QUESTI GIOVANI.
PER QUANTO RIGUARDA IL CENTROCAMPO, QUI' IL PROBLEMA E' OPPOSTO;NON E' TANTO IL NUMERO DEI GIOCATORI ELEVATO(9 UNITA') QUANTO L' ELEVATA PRESENZA DI GIOCATORI CON CARATTERISTICHE SIMILI, BRAVI SOPRATUTTO NELLA FASE DI INTERDIZIONE. GIOCATORI GIOVANI, COME SIVAKOV E BRKLJACA, NON HANNO POTUTO DIMOSTRARE LE PROPRIE QUALITA' SUL CAMPO, ED E' FORSE MEGLIO CHE VADANO A FARE ESPERIENZA IN SERIE B; BARONE E' UNA DELLE POCHE NOTE STONATE FINO A QUESTA PARTE DI STAGIONE, VISTO CHE A PARTE IN QUALCHE OCCASIONE AD INIZIO CAMPIONATO NON SI E' PIÙ VISTO; PAROLA E' STATO SCELTO DA ALLEGRI COME VICE-CONTI, NON SFIGURANDO MAI, ANCHE SE LUI E' UN INCONTRISTA PURO E QUINDI NON MOLTO ADATTO ALLA FASE DI IMPOSTAZIONE DI GIOCO. E' QUINDI AUSPICABILE L'ACQUISTO DI UN REGISTA MAGARI GIOVANE, CHE SIA DISPOSTO A SOSTITUIREI IL PILASTRO DELLA SQUADRA CONTI, IN CASO DI NECESSITA'.
INOLTRE SI POTREBBE CERCARE UN ALTRO GIOCATORE CON CARATTERISTICHE SIMILI A LAZZARI, OSSIA CON PIÙ QUALITÀ E MENO QUANTITA' IN GRADO DI FORNIRE QUALCHE CROSS IN PIÙ AGLI ATTACCANTI DEL CAGLIARI.
IL REPARTO OFFENSIVO E' AL COMPLETO VISTO CHE E' COMPOSTO DA UN MIX DI GIOCATORI FORTI DI TESTA E DOTATI DI OTTIMA TECNICA. NENE' E' STATO FORSE L'ACQUISTO PIÙ AZZECCATO DELLA SCORSA ESTATE IN RAPPORTO QUALITÀ- PREZZO, E NON PUÒ FAR ALTRO CHE MIGLIORARE; JEDA E' MOLTO STIMATO DA ALLEGRI PER LE SUE QUALITA' TECNICHE, ANCHE SE E' STATO UN PO' DISCONTINUO; MATRI E' SENZA DUBBIO UNO DEI TRE MIGLIORI ATTACCANTI ITALIANI IN CIRCOLAZIONE, SE RIUSCIRÀ A ESSERE SEMPRE PIÙ FREDDO DAVANTI ALLA PORTA AVVERSARIA, MENTRE LARRIVEY IN QUESTO 2010 DOVRÀ DIMOSTRARE DI MERITARSI QUESTA CATEGORIA E DAR RAGIONE AL PRESIDENTE CELLINO CHE DI ACQUISTI NEGLI ULTIMI ANNI NE HA SBAGLIATO VERAMENTE POCHI.
PER QUANTO RIGUARDA IL CENTROCAMPO, QUI' IL PROBLEMA E' OPPOSTO;NON E' TANTO IL NUMERO DEI GIOCATORI ELEVATO(9 UNITA') QUANTO L' ELEVATA PRESENZA DI GIOCATORI CON CARATTERISTICHE SIMILI, BRAVI SOPRATUTTO NELLA FASE DI INTERDIZIONE. GIOCATORI GIOVANI, COME SIVAKOV E BRKLJACA, NON HANNO POTUTO DIMOSTRARE LE PROPRIE QUALITA' SUL CAMPO, ED E' FORSE MEGLIO CHE VADANO A FARE ESPERIENZA IN SERIE B; BARONE E' UNA DELLE POCHE NOTE STONATE FINO A QUESTA PARTE DI STAGIONE, VISTO CHE A PARTE IN QUALCHE OCCASIONE AD INIZIO CAMPIONATO NON SI E' PIÙ VISTO; PAROLA E' STATO SCELTO DA ALLEGRI COME VICE-CONTI, NON SFIGURANDO MAI, ANCHE SE LUI E' UN INCONTRISTA PURO E QUINDI NON MOLTO ADATTO ALLA FASE DI IMPOSTAZIONE DI GIOCO. E' QUINDI AUSPICABILE L'ACQUISTO DI UN REGISTA MAGARI GIOVANE, CHE SIA DISPOSTO A SOSTITUIREI IL PILASTRO DELLA SQUADRA CONTI, IN CASO DI NECESSITA'.
INOLTRE SI POTREBBE CERCARE UN ALTRO GIOCATORE CON CARATTERISTICHE SIMILI A LAZZARI, OSSIA CON PIÙ QUALITÀ E MENO QUANTITA' IN GRADO DI FORNIRE QUALCHE CROSS IN PIÙ AGLI ATTACCANTI DEL CAGLIARI.
IL REPARTO OFFENSIVO E' AL COMPLETO VISTO CHE E' COMPOSTO DA UN MIX DI GIOCATORI FORTI DI TESTA E DOTATI DI OTTIMA TECNICA. NENE' E' STATO FORSE L'ACQUISTO PIÙ AZZECCATO DELLA SCORSA ESTATE IN RAPPORTO QUALITÀ- PREZZO, E NON PUÒ FAR ALTRO CHE MIGLIORARE; JEDA E' MOLTO STIMATO DA ALLEGRI PER LE SUE QUALITA' TECNICHE, ANCHE SE E' STATO UN PO' DISCONTINUO; MATRI E' SENZA DUBBIO UNO DEI TRE MIGLIORI ATTACCANTI ITALIANI IN CIRCOLAZIONE, SE RIUSCIRÀ A ESSERE SEMPRE PIÙ FREDDO DAVANTI ALLA PORTA AVVERSARIA, MENTRE LARRIVEY IN QUESTO 2010 DOVRÀ DIMOSTRARE DI MERITARSI QUESTA CATEGORIA E DAR RAGIONE AL PRESIDENTE CELLINO CHE DI ACQUISTI NEGLI ULTIMI ANNI NE HA SBAGLIATO VERAMENTE POCHI.
Iscriviti a:
Post (Atom)