martedì 23 febbraio 2010

Flop olimpico

Ennesima delusione per l'Italia ai giochi olimpici di Vancouver. Nella staffetta sprint femminile, la coppia Follis-Genuin non è andata oltre il quarto posto, alle spalle di Germania, Svezia e Russia.
Doveva essere una medaglia sicura, alcuni dicevano anche d'oro, ma purtroppo non è stato così.
Non è stata d'aiuto nemmeno l'assenza di Marit Bjoergen, la quale ha deciso di non prendere parte a questa prova, togliendo dal gioco delle medaglie la Norvegia.
In semifinale la coppia azzurra ha passato il turno senza problemi, arrivando seconda dietro la Francia. In finale, invece, si è notato subito qualche problema per la Genuin che a fatica riusciva a stare con le migliori. Nella sua terza e ultima frazione la Genuin ha poi perso quei 4 secondi decisivi, che non hanno permesso alla Follis di riagganciarsi al terzetto di testa, giungendo quarta al traguardo staccata di 10 secondi.
Nulla da fare nemmeno nella staffetta sprint maschile dove la coppia Pasini-Zorzi, è sempre rimasta distante dalla lotta per le medaglie, concludendo all'ottavo posto davanti agli Stati Uniti.
I campioni del mondo di Sapporo 2007 non sono mai stati pimpanti, e la loro prova è stata caratterizzata anche da una caduta di Zorzi durante il secondo cambio. Tuttavia anche senza questo inconveniente non si sarebbe potuto aspirare al podio vista la superiorità delle altre nazioni.
La vittoria é andata alla Norvegia, grazie a una superlativa volata di Peter Northug, che ha così conquistato la sua prima medaglia d'oro in questi giochi olimpici. Alle spalle del norvegese si sono piazzati il il tedesco Teichmann e il russo Pethukov.
Ora per quanto riguarda lo sci di fondo azzurro, non resta che sperare nelle staffette, in particolare quella femminile, nella quale se si azzecca il quartetto, si può aspirare ad una medaglia. La miglior formazione possibile è Genuin, Longa, Rupil e Follis a chiudere; oppure con la Follis in prima frazione e la Genuin in quarta. Molto dipenderà tuttavia dal quartetto delle altre nazioni favorite, e dal loro approccio alla gara.

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