giovedì 25 febbraio 2010

Un'altra medaglia di legno


Continuano ad arrivare delusioni dal Canada, dove la staffetta femminile di sci fondo si è piazzata al quarto posto, alle spalle di Norvegia, Germania e Finlandia.
L'amarezza è tanta perché la gara si era messa molto bene, con la Follis che in prima frazione aveva chiuso con un distacco minimo dalla testa e lasciato dato il cambio a Marianna Longa, la quale è stata autrice di una grande prova chiudendo seconda alle spalle della Kowalczyk .
Nella terza frazione la giovane Rupil è poi passata in testa insieme alla norvegese Steira, e le due sono arrivate insieme all'ultimo cambio, mentre il gruppetto delle inseguitrici, guidato dalla biathleta tedesca Miriam Goessner, era distante circa 16 secondi.
Nella quarta frazione Sabina Valbusa non è riuscita a chiudere in bellezza una grande carriera e dopo aver perso la scia della Bjoergen, si è fatta raggiungere dalla gruppetto tirato dalla Saarinen.
La Vabusa poi non è riuscita ad agganciarsi a questo gruppetto ed ha chiuso quarta staccata di 40 secondi dalla vincitrice.
Un vero peccato perché sarebbe bastato avere la Follis in ultima frazione e magari rischiare la Genuin in alternato, visto anche il suo quinto posto nella sprint. Se la Genuin avesse contenuto il distacco sui 30 secondi, la Longa avrebbe comunque usufruito del treno Kowalczyk che aveva raccolto il testimone a 40 secondi dalla vetta e forse chiudere la frazione in testa ugualmente, insieme alla polacca.
Tuttavia dopo è sempre più facile parlare e va dato atto comunque alle ragazze di essersi battute a testa alta, anche se fino ad ora hanno raccolto soltanto briciole. Non resta che sperare per una medaglia nella 30km in alternato, dove la Longa vista oggi può sicuramente giocarsi una medaglia. Non sarà facile, vista la concorrenza, ma la speranza è l'ultima a morire.

Occasione sprecata per il Cagliari


Brutta prestazione del Cagliari nella partita di ieri contro l'Udinese. Purtroppo la squadra di Allegri non è riuscita mai a fare quel salto di qualità, che con la vittoria di ieri, le avrebbe permesso di agganciare la Juventus al quarto posto.
Il campionato del Cagliari resta ottimo, sia chiaro, ma purtroppo ieri abbiamo assistito ad un film già visto in questa stagione. La partita con l'Udinese sembra la fotocopia della sfida persa dal Cagliari contro il Palermo; infatti anche in quell'occasione il Cagliari si era portato in vantaggio con Matri nel primo tempo, e anziché chiudere la partita, ha cercato di amministrare il vantaggio. Nel secondo tempo tuttavia, come a Udine, la squadra si era chiusa in difesa, fallendo il match point davanti al portiere con Cossu e venendo rimontata e sconfitta meritatamente. Ieri la palla per chiudere la partita l'ha avuta Matri che non è stato abbastanza freddo davanti ad Handanovic. Poi quello che è successo a Palermo si è ripetuto anche a Udine, e in poco più di due minuti la squadra di casa ha ribaltato la situazione, aggiudicandosi meritatamente i tre punti.
Un vero peccato, perché dopo il fulmineo goal di Jeda, l'Udinese era in piena confusione, non costruiva gioco e si limitava a buttare palloni nell'aria avversaria. Nel secondo tempo la squadra di Marino ha avuto una grande reazione e non sono bastate le grandi parate di Marchetti a salvare la situazione. Il pessimo arbitro Trefoloni ha negato un rigore netto all'Udinese, non vedendo il braccio di Nenè che colpiva con un gesto cestistico la palla in area di rigore.
Tuttavia la terna arbitrale ha subito rimediato all'errore, convalidando il goal del pareggio in evidente fuorigioco(più di un metro).
Il Cagliari al di là di ciò ha perso la partita per l'eccessivo atteggiamento difensivo, e sono discutibili alcune scelte di Allegri, che ha fatto giocare Parola mezzala sinistra al posto di Lazzari, per garantire maggiore copertura. Il pisano non interpreta al meglio questo ruolo, dal punto di vista difensivo da quello offensivo; Agostini si è sempre trovato in difficoltà, visti i continui inserimenti dei giocatori avversari e non è mai stato supportato da Parola.
Può darsi che il mister abbia deciso di far riposare il numero 10 del Cagliari, ma forse avrei optato per un giocatore più rapido di Parola come Nainggolan.
Tuttavia ci sono anche gli avversari in campo, e nel secondo tempo i giocatori dell'Udinese hanno portato a casa i tre punti con grinta, cuore e bel gioco, quello che è mancato ieri al Cagliari.

martedì 23 febbraio 2010

Flop olimpico

Ennesima delusione per l'Italia ai giochi olimpici di Vancouver. Nella staffetta sprint femminile, la coppia Follis-Genuin non è andata oltre il quarto posto, alle spalle di Germania, Svezia e Russia.
Doveva essere una medaglia sicura, alcuni dicevano anche d'oro, ma purtroppo non è stato così.
Non è stata d'aiuto nemmeno l'assenza di Marit Bjoergen, la quale ha deciso di non prendere parte a questa prova, togliendo dal gioco delle medaglie la Norvegia.
In semifinale la coppia azzurra ha passato il turno senza problemi, arrivando seconda dietro la Francia. In finale, invece, si è notato subito qualche problema per la Genuin che a fatica riusciva a stare con le migliori. Nella sua terza e ultima frazione la Genuin ha poi perso quei 4 secondi decisivi, che non hanno permesso alla Follis di riagganciarsi al terzetto di testa, giungendo quarta al traguardo staccata di 10 secondi.
Nulla da fare nemmeno nella staffetta sprint maschile dove la coppia Pasini-Zorzi, è sempre rimasta distante dalla lotta per le medaglie, concludendo all'ottavo posto davanti agli Stati Uniti.
I campioni del mondo di Sapporo 2007 non sono mai stati pimpanti, e la loro prova è stata caratterizzata anche da una caduta di Zorzi durante il secondo cambio. Tuttavia anche senza questo inconveniente non si sarebbe potuto aspirare al podio vista la superiorità delle altre nazioni.
La vittoria é andata alla Norvegia, grazie a una superlativa volata di Peter Northug, che ha così conquistato la sua prima medaglia d'oro in questi giochi olimpici. Alle spalle del norvegese si sono piazzati il il tedesco Teichmann e il russo Pethukov.
Ora per quanto riguarda lo sci di fondo azzurro, non resta che sperare nelle staffette, in particolare quella femminile, nella quale se si azzecca il quartetto, si può aspirare ad una medaglia. La miglior formazione possibile è Genuin, Longa, Rupil e Follis a chiudere; oppure con la Follis in prima frazione e la Genuin in quarta. Molto dipenderà tuttavia dal quartetto delle altre nazioni favorite, e dal loro approccio alla gara.

lunedì 22 febbraio 2010

La mia nazionale

A pochi mesi dal mondiale, ecco la lista dei 23 che porterei in Sudafrica.

Portieri: Buffon, Marchetti, Sirigu

Difensori: Nesta, Chiellini, Legrottaglie, Bonucci, Criscito, Agostini, Cassani, Zambrotta

Centrocampisti: Pirlo, Ambrosini, De Rossi, Candreva, Marchisio, Rossi

Attaccanti: Gilardino, Pazzini, Borriello, Iaquinta, G.Rossi, Di Natale

Ci sono delle esclusioni eccellenti, ecco i motivi:
In difesa lascerei a casa Cannavaro, che non si può più considerare un difensore di alto livello e al quale consiglierei di ritirarsi dopo questa stagione. Insieme a lui lascerei a casa anche l'eroe di Germania 2006 Fabio Grosso, che non sta sicuramente entusiasmando in questa stagione. Tuttavia se magari riacquistasse una condizione fisica decente potrebbe sicuramente far parte dei 23 azzurri.
A centrocampo lascerei a casa, Gattuso, che non mi sembra in grandi condizioni fisiche, e Camoranesi. La classe di quest'ultimo è indiscutibile, ma i continui infortuni che lo stanno martoriando da due stagioni, non gli hanno permesso di giocare con continuità.
In attacco non prendo nemmeno in considerazione Amauri, attaccante sopravalutato che non si può nemmeno accostare ai vari Borriello, Pazzini e Gilardino.

domenica 21 febbraio 2010

Basta Mou!!!

E questo sarebbe l'allenatore più bravo del mondo? Quello che dichiara di non essere inferiore a nessuno? Quello che gli inglesi hanno chiamato Special One? Secondo me questo allenatore portoghese è speciale per un solo motivo: la sua arroganza.
Inizialmente quando è arrivato in Italia, mi incuriosiva e mi era anche simpatico per alcune sue battute; ma a distanza di un anno e mezzo, devo dire che quest'uomo è di una monotonia imbarazzante. Non fa altro che attaccare i suoi avversari senza alcun motivo, il suo obbiettivo è fare polemica sempre e comunque, per far parlare di e, come dice lui, per proteggere la squadra. Poi un giorno vorrei sapere da cosa cavolo deve proteggere una corazzata che nel complesso vale più di 400 milioni e domina in Italia da ormai 5 anni, molto prima del suo arrivo. Lui è stato preso dall'ingenuo Moratti, per dare un gioco alla squadra e farla vincere in Europa. Non mi pare che l'Inter sia migliorata sotto questi punti di vista; la maggior parte dei goal arriva su palle inattive e questo è sintomo di superiorità fisica non certo tecnica e di gioco; il primo anno poi, l'Inter è stata eliminata agli ottavi di champions, come sempre. Sabato con la Samp, a tre giorni dalla sfida contro il suo Chelsea, cosa fa? Grida allo scandalo per l'arbitrato di Tagliavento, criticando ogni decisione presa da quest'ultimo. Ride, gesticola, salta, si accascia al suolo, proprio come un pagliaccio in un circo. E per cosa? Per niente. Tagliavento non ha sbagliato una decisione, le espulsioni di Samuel e Cordoba erano sacrosante, E'too è stato giustamente ammonito per essersi buttato nell'aria di rigore avversaria; anzi avrebbe dovuto punire qualche altra entrataccia dei giocatori dell'Inter, tipo il fallo di Milito su Palombo.
Il suo vittimismo contro tutti e contro tutto è vergognoso e infondato; grida al complotto contro la sua Inter, dice che certe cose succedono solo in Italia, e mai nella "sua" Inghilterra, immune da qualsiasi errore arbitrale. Uno che dichiara di essere un vincente e prende in giro altri allenatori che non hanno vinto nulla. Avendo avuto come presidenti Abramovich e Moratti risulta essere molto più semplice vincere qualcosa. E' vero, lui ha vinto anche con il Porto, che non era sicuramente una big del calcio europeo; ma bisogna ricordare che quell'anno, si verificarono una serie di sorprese e flop di grandi squadre, che hanno facilitato la sua impresa, visto che la finale si era disputata contro il Monaco, altra squadra non di primissimo livello.
Jose Mourinho, quindi, è un allenatore normale, che non ha portato nessuna novità a livello tattico e di gioco, ed è sopravalutato sotto ogni aspetto. Spero dunque che la sua permanenza nel nostro calcio non duri troppo, risparmiandoci il suo atteggiamento ridicolo e imbarazzante.

venerdì 19 febbraio 2010

Russia, medaglie d'esportazione


Quattro. Questo è il numero di medaglie vinte da atleti russi (fino a oggi) nel biathlon, i quali tuttavia, hanno deciso di gareggiare sotto un' altra bandiera. L'ultimo dei medagliati si chiama Sergey Novikov che ieri nell'individuale ha conquistato un sorprendente argento a pari merito con il leggendario Bjoerndalen. Bisogna dire che Novikov, anche se di origini russe, ha gareggiato sin da giovane nella Bielorussia, e non è mai stato un talento cristallino, soprattuto nella componente dello sci di fondo; questa medaglia è frutto in particolare della sua precisione al poligono, e della scarsa precisione che hanno avuto molti altri nella gara di ieri.
Se può passare la decisione di lasciar andare Novikov a gareggiare per un'altra nazione, non si può fare altrettanto per Anastasia Kuzmina, sorella del promettente biathleta Anton Shipulin, che ha cambiato cognome e nazionalità, essendosi sposata con il fondista slovacco Kuzmin, il quale a sua volta gareggia per Israele. Questa atleta oro nella sprint ed argento nell'inseguimento, era promettente sin da giovanissima ed è stata per tanti anni compagna di stanza della Boulygina, medaglia di legno nella sprint.
Nell'individuale femminile, un'altra atleta russa in tutto e per tutto, Elena Khrustaleva, che gareggia per il Kazakistan, ha conquistato la medaglia d'argento alle spalle di Tora Berger. La Khrustaleva sino a ieri aveva raccolto poco o nulla, ed era passata alla ribalta prima di questi giochi per aver posato nuda in un servizio fotografico. Prima di questi giochi aveva inoltre promesso di piazzarsi almeno in una gara tra le prime 7 posizioni, tra lo scetticismo generale, visto che il suo miglior risultato era un sesto posto ai mondiali dello scorso anno di Pyeong Chang.
La Russia, ancora senza medaglie nel biathlon, non può far altro che sperare di vincere qualcosa nelle staffette o nelle mass start che si terranno nei prossimi giorni, con la speranza di non rivedere sul podio atleti e atlete che sono stati lasciati andare via troppo presto.


mercoledì 17 febbraio 2010

Brava Arianna!!!


Arianna Fontana ha conquistato la prima medaglia individuale dello short track italiano, arrivando terza nella gara dei 500 metri vinta da una straordinaria Wang Meng che ha subito preso un buon distacco sin dalla partenza; alle spalle della cinese si è piazzata l'atleta di casa ST-Gelais, mentre l'altra canadese in finale, è rimasta subito tagliata fuori dalla lotta per le medaglie.
Per la diciannovenne di Sondrio si tratta del secondo bronzo olimpico, dopo quello conquistato alle olimpiadi di Torino 2006.
Grande delusione invece nel doppio di slittino dove la coppia italiana Oberstolz-Gruber, non è andata oltre il quarto posto, dopo essersi classificata terza nella prima manche.
La coppia altoatesina non ha retto come al solito alle pressioni, dimostrando di non essere in grado di fare bene nei momenti importanti della stagione; già a Torino, dopo aver vinto la coppa del mondo, non rispettarono le aspettative, facendo un grave errore nella prima manche. Anche qui in Canada non sono stati perfetti nel finale della prima manche, ritrovandosi con un vantaggio risicato per difendere il podio. Nella seconda manche sono stati sopravanzati dalla coppia tedesca Leitner-Resch, che così chiude nel migliore dei modi una straordinaria carriera. L'oro è andato ai fratelli austriaci Linger, che hanno bissato il successo ottenuto 4 anni prima nella pista di Cesana, mentre l'argento è andato ad un'altra coppia di fratelli, i lettoni Sics.

Milan, che peccato!!!


Un Milan sprecone esce sconfitto nella gara di andata degli ottavi di champions contro il Manchester United; il risultato finale di 3-2 non rispecchia la prestazione degli uomini di Leonardo, che non hanno sicuramente giocato male ed ora dovranno vincere all'Old Trafford per passare il turno.
Nella partita di ieri il Milan ha pagato i troppi errori sotto porta ed è stato punito da un goal alquanto fortunoso di Schoels che ha pareggiato verso la fine del primo tempo; un goal immeritato che ha bloccato il Milan, fino a quel momento assoluto dominatore della partita. Dopo il goal di Ronaldinho, infatti i rossoneri hanno avuto almeno altre tre quattro palle goal che non sono state concretizzate. La dura legge del calcio "goal sbagliato goal subito" ha poi fatto sì che lo United ribaltasse la partita con uno straordinario Rooney che quest'anno si è trasformato in un vero attaccante di razza, visto che ha segnato oltre 25 goal.
La sua doppietta nel secondo tempo ha gelato San Siro e ha cancellato quello fatto di buono dal Milan nel corso della partita. Tuttavia il goal di Seedorf alla fine, ha riaperto in parte questa sfida, e rinviato tutto alla partita di ritorno.
Sinceramente nella partita di ieri non ho visto tutta quella superiorità del calcio inglese su quello italiano, anzi se il Milan si fosse portato sul 2-o nessuno avrebbe potuto obbiettare nulla.
Il Manchester ieri è stato superiore solo nella concretezza, ma dal punto di vista di gioco non mi ha affatto impressionato, manifestando grossi problemi in difesa e nella gestione della palla.
Ferguson ha da subito rimproverato la sua difesa, in particolare Evans e Rafael, facendo già scaldare dai primi minuti la sua panchina.
Il Milan ha inoltre pagato l'assenza di Borriello che avrebbe sicuramente impensierito maggior mente la difesa avversaria rispetto a Huntelaar, il quale ha fallito un goal davanti al portiere che avrebbe fatto prendere una piega diversa alla partita.
Ora quindi ci vorrà l'impresa all' Old Trafford per passare il turno, ma visto il Manchester di ieri ciò non è affatto impossibile.

martedì 16 febbraio 2010

Il biathlon francese


In questi primi giorni di olimpiade si è messa in grande evidenza la squadra francese di biathlon che ha raccolto 4 delle 6 medaglie conquistate in totale dalla nazione transalpina; all'oro della sprint di Jay e al bronzo della Dorin in campo femminile, oggi dall'inseguimento sono arrivati altri due bronzi pesantissimi; uno sempre con Vincent Jay e l'altro con la Brunet.
Questi atleti hanno goduto di condizioni climatiche favorevoli, in particolare nelle sprint, ma sarebbe ingiusto collegarli solo alla buona sorte.
Il movimento francese di biathlon è tra i primi al mondo ed è composto da una serie di atleti di talento, bravi soprattutto nella fase di tiro, ma che con il passare degli anni sono migliorati anche nel fondo. I migliori della squadra sono certamente i fratelli Fourcade nel maschile e Sandrine Bailly nel femminile, sicuramente tra i migliori dieci del circuito. Tuttavia altri atleti come Jay, la Dorin e la Brunet, sono degli outsider, ancora molto giovani, già capaci di salire sul podio in coppa del mondo.
Questi podi hanno dunque premiato il lavoro di un movimento all'avanguardia, che magari non è ricchissimo di talenti naturali, ma che è in grado di far crescere i propri atleti col passare del tempo e raccogliere i risultati che abbiamo visto in questi giorni a Vancouver.

lunedì 8 febbraio 2010

Pronostici Vancouver


Tra poco più di due giorni avranno inizio i XXI giochi olimpici a Vancouver. Come di consueto, la rivista americana Sport Illustrated ha stilato una lista dei probabili medagliati olimpici in ogni disciplina. Secondo la rivista americana, l'Italia si aggiudicherà in Canada solo 4 medaglie: due nello slittino con l'eterno Zoeggeler e nel doppio con Oberstolz-Gruber, una con Enrico Fabris nel 5000 metri di pattinaggio sul ghiaccio e una nella staffetta sprint femminile di sci di fondo Follis-Genuin. Molti hanno ritenuto questo pronostico troppo severo, e non veritiero delle reali possibilità di medaglia della delegazione azzurra; tuttavia, a parer mio, il pronostico della rivista non si discosta così tanto dalla realtà e ritengo sia possibile raggiungere (spero di sbagliarmi) al massimo 8 medaglie.
Oltre alle 4 già citate prima, io aggiungerei un'altra con Fabris, nella staffetta o nei 1500 metri, magari una nella 15km skating di fondo maschile con Piller Cottrer o Di Centa, visto la splendida prova di Canmore pochi giorni fa; le altre due potrebbero essere conquistate nello sci alpino, nel gigante maschile e in quello femminile.
Poi sicuramente non bisogna dimenticare lo slalom maschile dove Moelgg e Razzoli possono ambire ad una medaglia, anche se in questa disciplina è molto più facile sbagliare (Rocca docet); Heel, che nelle prove veloci può dire la sua, le staffette di sci di fondo, se tengono in alternato, potrebbero giocarsi qualcosa di importante; il giovane talento della combinata nordica Pittin, che quest'anno ha conquistato tre podi in coppa del mondo; insomma con un po' di fortuna qualche medaglia in più potrebbe arrivare per l'Italia, magari anche più di 8 con la Kostner nel pattinaggio artistico o con la Longa nella 30km in classico di sci di fondo.
In altre discipline come il biathlon, lo snowboard o il freestyle solo un miracolo potrebbe portare una medaglia all'Italia, per non parlare di altre discipline come il salto con gli sci o il bob dove forse non servirebbe nemmeno un miracolo!!!
P.S Ah dimenticavo lo short track...beh li può succedere di tutto...per ulteriori informazioni rivolgersi a Steve Bradbury!!! http://www.youtube.com/watch?v=mmHf2otZK2U